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Praticare seriamente e con costanza un arte marziale migliora la salute, la coordinazione e la consapevolezza del tuo corpo. Aiuta ad avere un maggiore controllo sulle nostre emozioni e una maggiore fiducia in noi stessi. 
Tutto positivo.. parlando di autodifesa da strada a mani nude (non di legittima difesa domiciliare) le cose cambiano, il praticante ed esperto di arti marziali (e sport da ring) non sempre è pronto ad affrontare una situazione di pericolo in strada.
Gestire un improvvisa aggressione è più un lavoro da PSICANALISI che MARZIALE.. bisogna innanzitutto PREVENIRE e gestire lo stress emotivo,  se non si ha la giusta lucidità mentale la situazione sfugge di mano.
Prepararsi all' autodifesa è complesso richiede un lavoro possibilmente individuale, le reazioni sono soggettive.. chi si blocca (freezing) chi reagisce istintivamente peggiorando la situazione.

​Ovviamente ci sono tante situazioni e delle distinzioni. Elenchiamone alcune purtroppo frequenti con mie considerazioni: 
 

-RAPINA a mano armata (non necessariamente una pistola) non è consigliabile reagire e tentare di disarmare l'avversario. Se sei esperto e ci riesci, può accadere che ti ritrovi le mani tagliuzzate/affettate nel tentativo di disarmare. Quindi le ore spese ad allenarci al disarmo da coltello (non tagliente) sono a mio avviso POCO UTILI.

Se abbiamo tempo di valutare la situazione agire prima che sia troppo tardi!.. (correre e sfuggire con tutti i mezzi da luoghi isolati per esempio). Altrimenti essere assertivi e consegnare oggetti interessanti al rapinatore.

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-AGGRESSIONE in strada (a piedi, in un pub, in autobus etc..) prevenire, valutare ed evitare situazioni a rischio. Se ci rendiamo conto tardi di una minaccia cercare di mantenere una distanza fisica con l' aggressore (teppista, ubriaco, drogato, pazzo?), eventualmente distraendolo e trovare una via di fuga. Soprattutto se si ha tempo di valutare se l’ aggressore è armato di coltello.

Agire in fretta! 

Il discorso cambia se si è nel traffico nella propria auto e non possiamo fuggire, non bisogna assolutamente scendere. La macchina può essere una prima ed efficace difesa. (chiusi dentro, senza cintura e con la giusta posizione).   

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-se si parla di aggressione a SFONDO SESSUALE è consigliabile un corso dedicato.   
La finalità del corso dovrà considerare sempre come prevenire, valutare ed evitare una situazione a rischio, come gestire con lucidità la reazione nel momento dell’aggressione con simulazioni realistiche (finalità valida per tutti) ma considerando anche il vestiario della vittima.. gonne, scarpe con tacchi  e situazione ambientale (scale, muretti, cancelli etc..).
Sicuramente fondamentale avere nozioni di groundfigthing/lotta a terra e dirty self-defense (i punti vitali da colpire e come colpirli)   

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-se si è esposti ad una imminente COLLUTAZIONE fisica a mani nude, in genere dovuti a diverbi (il più delle volte banali) in auto nel traffico etc. In questo caso possono essere utili avere delle nozioni sulle strategie da adottare. Principalmente la più efficace strategia è non alimentare il diverbio con frasi aggressive e strafottenti e non rispondere alle provocazioni.

Il BUONSENSO dovrebbe prevalere e l' eccesso di orgoglio scivolare via. 
Tuttavia se il tuo EGO ha preso la decisione di fermarti e scendere dall' auto o per qualche altra ragione sei costretto a difenderti a questo punto un buon corso di autodifesa, arti marziali o sport da combattimento possono essere in parte utili, ma non del tutto (se non hai esperienza di "coattagine metropolitana" una buona dose di sangue freddo e se non rispetti determinate regole).

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-Purtroppo ci sono anche casi estremi "mors tua vita mea" dove la sopravvivenza è d' obbligo e ci autorizza a reagire con metodi poco eleganti (morsi, dita negli occhi, uso di oggetti contundenti etc..).


CONCLUSIONI

Se vuoi fare un corso di autodifesa, valuta l' insegnante che a mio avviso deve e spiegare in modo semplice nozioni teoriche ai propri allievi. Successivamente deve insegnare come adottare la prevenzione, ad affinare la lucidità mentale, le implicazioni legali, i riflessi e la corretta finalità delle tecniche di difesa. Spiegando che non esistono "mosse", "sequenze" o "parate" miracolose, molte volte in situazioni reali risultano inefficaci. 
L' addestramento và fatto in maniera realistica, esaminando i segnali premonitori di un’aggressione, va fatto sotto stress (con aggressioni verbali intimidatorie e di distrazione), variando sempre situazioni, allenandoci contro più avversari.

Considerando il pre-combattimento (quindi la giusta distanza, la postura e tecniche di vantaggio), la valutazione dell' aggressione e gli aspetti legali dell’autodifesa.
Gli esercizi di difesa e combattimento devono essere eseguiti con ripetizione costante incrementando la "memoria muscolare", devono essere semplici, fluidi, sbloccati, rispettando i principi di utilizzo delle catene cinetiche del corpo.

Completa un buon corso un allenamento fisico aerobico e di potenziamento costante. Se vogliamo ancora più perfezionare le lezioni, inserirei anche meditazione di derivazione orientale per sviluppare il giusto approccio mentale a situazioni di pericolo.

 

​[Giancarlo] 

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